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Eni, nel primo semestre utile boom: 2,2 miliardi e +124%

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Nel secondo trimestre, come già nel primo, Eni ha proseguito nel trend di forte miglioramento della redditività che aumenta del 152% a fronte di una crescita del Brent in euro del 38%, trainata dalla performance del business E&P che ha più che triplicato il suo contributo.

La generazione di cassa consolidata è anch’essa nettamente cresciuta, spinta dal prezzo Brent e dalla maggiore produzione da cui ottimo è stato anche il risultato del business G&P, frutto della maggiore integrazione del business del GNL con le attività upstream e dei benefici della profonda riorganizzazione condotta negli ultimi anni.

Un importante risultato si è espresso anche nei confronti del debito netto che prosegue nella sua discesa portandosi al di sotto di €10 miliardi, livello più basso registrato negli ultimi 11 anni.

I risultati finanziari

Eni chiude il primo semestre 2018 con un utile netto pari a 2,2 miliardi di euro (+124%) e un risultato adjusted di 1,7 miliardi (+45%). Lo comunica il gruppo petrolifero dopo il cda. I risultati sono in forte crescita anche nel secondotrimestre, con l'utile netto a 1,2 miliardi e quello adjusted a 767 milioni di euro (+66%).

Forte la generazione di cassa operativa: 3 miliardi nel secondo trimestre 2018 (+12% rispetto al secondo trimestre 2017).

Gli investimenti netti sono pari 3,67 miliardi nel semestre, più che finanziati dal flusso di cassa organico. L'Indebitamento finanziario netto è di 9,9 miliardi.

La produzione di idrocarburi risulta in forte crescita sul periodo in esame a 1,863 milioni di barili di petrolio equivalenti al giorno: +5,2% nel secondo trimestre e +4,6% nel primo semestre. Alla luce dei risultati, ENI ha proposto un acconto dividendo 2018 a 0,42 euro per azione a valere sul dividendo annuo di 0,83 per azione.

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