Una nuova proposta elettorale è in fermento nel centrodestra bovisiano. Dopo la conferma della ricandidatura del sindaco Emanuele Galimberti alle elezioni del 25 maggio - sostenuto dai vertici provinciali Lega Nord–Forza Italia, il vicesindaco Mario Vago cambia rotta e inaugura “Gente Comune”, un'associazione con il quale Vago potrebbe dar vita ad una omonima lista civica di centrodestra. «Il candidato Sindaco – afferma Vago - non può essere scelto nei salotti della politica ma deve essere valutato in base al gradimento della cittadinanza». Un’affermazione che segnerebbe una mera scissione con il sindaco in carica e l’esigenza di intraprendere una scelta apartitica.
L’inaugurazione si è svolta sabato pomeriggio, nel locale di via Roma 94, da lui battezzato con il nome di “Agorà”, che in greco antico sta ad indicare la piazza principale della città.
«Con l’Agorà – esordisce Vago - abbiamo voluto creare un luogo di discussione e di confronto con i cittadini, per capire insieme su cosa lavorare e quale programma politico presentare alle amministrative». Comunità e spirito di servizio, sono state più volte menzionate da Vago all’incontro pubblico. «L’esperienza avuta in questi ultimi 5 anni mi hanno fatto comprendere che è possibile proseguire solo attuando una politica di servizio alla comunità. Spesso – continua il vicesindaco – molte persone mi fermano in strada lamentandosi di non ricevere risposte o di non essere mai interpellate su questioni che gli riguardano da vicino. Che sia positiva o negativa, è importante che il cittadino che si rivolge al Comune riceva sempre una risposta, ed è per questo che oggi siamo qui».
Alla base di queste affermazioni, il neo potenziale candidato sindaco ci informa di aver raccolto circa 350 adesioni di cittadini comuni – le firme in questione non sono state raccolte e depositate a sostegno della lista civica ma hanno soltanto una valenza analitica, secondo il vicesindaco. «Si tratta di firme – conclude – di persone che hanno fiducia in questo progetto e che vogliono aggregarsi per la costruzione di un nuovo programma politico condiviso».