Il “cemento” che avanza continua per la sua “strada”, da solo, con quei pochi mezzi che le banche concedono a singhiozzo, incurante della voce dei brianzoli e dei Sindaci degli stessi brianzoli che in più occasioni hanno chiesto ad Autostrada Pedemontana maggiori controlli e rassicurazioni sui cantieri di compensazione, così come al Presidente della Regione, Roberto Maroni, a cui è stato chiesto dai sindaci di Cesano Maderno, Meda, Seveso, Lentate sul Seveso e Barlassina un incontro urgente per avere risposte chiare sul tratto B1 di prossima realizzazione. Ad oggi, sappiamo per certo che verrà realizzato il tratto Lomazzo - Lentate sul Seveso. Solo quello. Le compensazioni invece no. Costano. Cosa succederà, ad esempio, alla Milano – Meda senza le interconnessioni previste nell’esecutivo, non è difficile immaginarlo. Molto presto il traffico di casa nostra sarà congestionato come non mai.
Quanto alla zona del Seveso, oltre al problema viabilistico non bisogna assolutamente sottovalutare il rischio diossina. La tratta B2 infatti, quella che interessa Bovisio Masciago, solcherebbe i terreni “di rispetto” contaminati dal disastro Icmesa nel 1976. Di sicuro non c’è da stare tranquilli.
Per questo motivo e per fare il punto della situazione sulla questione Pedemontana, il Comitato Ambiente di Bovisio Masciago, l’associazione Noi per Cesano e i comitati Cives locali, hanno programmato per venerdì 28 febbraio un incontro pubblico presso la Sala Mostre del Palazzo Comunale, in piazza Biraghi 3, alle ore 21.
Per la serata è prevista la proiezione del film “Uscita Seveso” di Marco Tagliabue. Seguiranno gli interventi del Dott. Paolo Mascagni, Direttore di Medicina del Lavoro dell’Ospedale di Desio e il Dott. Arturo Baj, dirigente chimico presso l’S.C. Medicina del Lavoro dell’Ospedale di Desio.
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