Non si placano le contestazioni dei commercianti verso l' amministrazione comunale a seguito delle lettere di pre-accertamento sulla tassa comunale sulla pubblicità , che ha sconcertato non solo gli stessi esercenti ma anche i sindacati di settore e la Confcommercio di Seveso.
Dopo le dichiarazioni dei Consiglieri allâopposizione Ernesto Artuso (PD) e Giuliano Soldà (Altra Bovisio Masciago) (leggi le dichiarazioni), il Sindaco Emanuele Galimberti e lâAssessore al Commercio Raffaella Damonte hanno spiegato, al Giornale di Desio*, le future azioni che lâamministrazione comunale intraprenderà nei confronti di chi ha ricevuto la lettera di pre-accertamento. Per il Sindaco Galimberti le modalità applicative di questa iniziativa (affidata alla società Rete Sociale Tributi) erano a lui ignote. «La cooperativa agiva su mandato dellâAmministrazione comunale - dichiara il Sindaco Galimberti - non posso fare finta di niente, ma la questione è stata gestita male. Dopo la rilevazione fotografica effettuata ad ottobre si sarebbero dovuti spedire pochi avvisi di pre accertamento per volta, in modo da gestire le eventuali inesattezze una alla volta, correggendo il tiro se necessario». Alla richiesta di avvisare i commercianti preventivamente, anziché inviare una sanzione, il Sindaco ha ribadito che non è stato possibile poiché hanno semplicemente applicato la legge. Ad ogni modo ha assicurato che qualora ci fossero delle inesattezze nelle lettere inviate, gli uffici comunali âlavoreranno il doppioâ per rimediare agli errori.
Nel frattempo lâAssessore al Commercio Raffaella Damonte sta incontrando i commercianti per trovare una soluzione. «La Confcommercio ci ha chiesto di rivedere tutto â continua lâAssessore Damonte - e di stornare almeno le sanzioni per omessa dichiarazione. Stiamo valutando, ma siccome la legge prevede la multa, non possiamo cancellarla e basta. Stiamo studiando di mandare una comunicazione a tutti quelli che hanno ricevuto lâavviso di pre accertamento per informare di alcune decisioni. Prima di tutto il termine di 30 giorni per la regolarizzazione della posizione è sospeso. Le pratiche saranno rivalutate tutte una per una. La legge purtroppo, non ammette ignoranza, ma a noi importa che tutti paghino il giusto e neanche un euro in più. Forse Mbm (la precedente azienda partecipata dal Comune con lâincarico di riscuotere le imposte locali minori, ad oggi chiusa, ndr) non ha esercitato negli ultimi anni il controllo che avrebbe dovuto e ora dobbiamo rimediare».
Non gli è andata giù non solo ai commercianti, ma anche al segretario di Confcommercio Seveso Antonina Vizzi: «Secondo noi tutti devono pagare e non sono ammesse furbizie, ma non era il caso di avvertire prima? Alcune vetrofanie e alcuni cartelli sono esposti da anni, ma non fanno pubblicità a marche. Ci può stare che si decida di tassarle, ma senza accanirsi, bastava avvisare, senza emettere cartelle contenenti more e sanzioni per omesse dichiarazioni, che nessuno ha mai fatto. Se la norma non è mai stata applicata finâora, perché accanirsi allâimprovviso in un momento di grave crisi economica?».
*Fonte dichiarazioni: Giornale di Desio 21 Gennaio 2014.