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Telecamere dei 5 stelle nell’aula comunale: il Consiglio non approva

Di fronte alla richiesta dei grillini di riprendere la seduta, il Sindaco convoca una riunione con i Capigruppo del Consiglio e due esponenti dell'M5S per decidere il da farsi. L’apertura della seduta slitta di un'ora.

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Lunedi 1 luglio si è tenuto il Consiglio Comunale di Bovisio Masciago. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio previsionale per il triennio 2013/2014/2015 e la regolamentazione per il nuovo canone non ricognitorio da applicare alle aziende di servizi che occupano, con le proprie reti e/o infrastrutture, il soprasuolo e il sottosuolo del territorio in cui hanno la concessione. (D.lgs del 30 aprile n. 285)

Il Consiglio è cominciato, o meglio, formalmente non era ancora iniziato, con una particolare novità presentata dal Movimento Cinque Stelle di Bovisio Masciago: riprendere per mezzo di telecamera l'intera seduta del Consiglio Comunale, che sarebbe poi stata caricata sul loro canale youtube per dare a tutti i cittadini la possibilità di visionare il Consiglio da casa.
Per fronteggiare l’iniziativa, il gruppo dei 5 Stelle aveva presentato e protocollato alla Segreteria Comunale la comunicazione delle ripresa audio/video la mattina del 1 luglio, stesso giorno in cui alle ore 21 si sarebbe tenuto il Consiglio, anticipata al Sindaco via email sabato 29 giugno.

Che si possa essere o non essere d'accordo sull'iniziativa di per sé, poco importa, in quanto esiste un pronunciamento da parte del Garante sulla Privacy in materia di “Privacy e Giornalismo – diritto di cronaca e diritti dei cittadini” che cita: "È possibile documentare via Internet lo svolgimento delle sedute pubbliche del consiglio comunale, purché i presenti ne siano informati e non vengano diffusi dati sensibili. Negativo è invece il parere sulle riprese delle riunioni di giunta e degli incontri con il pubblico". (Paragrafo 10.3 Garante della Privacy – Privacy e Giornalismo)

Nel momento in cui, la sera del consiglio, i cittadini dell' M5S si sono presentati con le attrezzature di video ripresa, il Sindaco Emanuele Galimberti e il Segretario Comunale prima di iniziare la seduta hanno indetto una riunione "straordinaria" tra i Capigruppo del Consiglio per decidere se acconsentire o meno alla video-ripresa.
Dopodiché sono stati convocati i referenti del movimento, i signori Gianluca Bianchi e Stefano Pedata, per verificare l’idoneità della richiesta.

"Al termine dell'incontro" - ci descrive la capogruppo di Insieme per Bovisio Masciago, Giuseppina Stella - "L’Amministrazione Comunale è stata del parere che in assenza di precise disposizioni regolamentari che disponessero l’uso corretto della registrazione, che, peraltro, la lettera del M5S era pervenuta in tempi ristrettissimi e non portava i dati identificativi di chi si sarebbe assunto la responsabilità del trattamento dei dati ai fini della loro sicurezza e che a breve sarebbe stato istallato, in aula consigliare, un nuovo impianto microfonico dotato di sistema di registrazione, la richiesta non poteva essere accolta."
Il Sindaco Galimberti ha poi spiegato: “La richiesta di registrare la seduta dovrebbe pervenire sotto forma di domanda da presentare a tutto il Consiglio Comunale, e non sotto forma di comunicazione o avviso. In più, ci saremmo aspettati un notevole anticipo della lettera così da poter informare tutti i consiglieri per tempo, mentre il tutto è stato protocollato alle ore 12 circa dello stesso giorno, senza allegare alla comunicazione la copia del documento di identità del soggetto titolare al trattamento dei dati personali.
Il Primo cittadino ha poi espresso il suo interesse a dotare l’aula comunale di un impianto audio-video che consentirà la registrazione dei Consigli pubblici e che a breve - mese di settembre, ndr- si provvederà all’installazione.

Nessuna ripresa video della seduta, quindi, anche perché la videoregistrazione in consiglio necessita di una chiara regolamentazione che garantisca un corretto e sicuro utilizzo del mezzo, al servizio del cittadino e nella tutela delle informazioni sensibili, ha aggiunto Galimberti.

Un diritto di cronoca, quindi, quello di riprendere le sedute dei consigli comunali, così come è un diritto dei consiglieri essere a conoscenza di chi sarà il responsabile della video-registrazione e in che modo verranno utilizzate le immagini.
Si tratta di un aspetto puramente formale ma indispensabile a garantire in futuro il rispetto dei propri dati personali, che non ha alcuna rilevanza politica”, ha precisato il Sindaco, “In più, esistono delle sentenze del TAR  che reputano legittimo da parte del Sindaco vietare le videoriprese del Consiglio Comunale”.

Dalle dichiarazioni dei portavoce del Movimento Cinque Stelle, Stefano Pedata e Gianluca Bianchi "Il Sindaco fa riferimento solamente ad  una sentenza del TAR per il Veneto del 17 febbraio 2010 – sentenza n. 826/2010. Va premesso e specificato che nel nostro ordinamento giuridico le sentenze dei vari TAR non sono applicabili al di fuori del caso di specie, ovvero al di fuori dello specifico caso discusso nel procedimento, se non come orientamento, ma anche in questo caso, la sentenza non risulta pertinente alla situazione de quo." Per quanto riguarda la comunicazione protocollata, "anche se non è stato espressamente indicato il soggetto Titolare del Trattamento dei Dati Personali e Sensibili" - continua Stefano Pedata "ci siamo resi disponibili a fornire il nominativo - al momento, ndr - ma nel corso della discussione, avvenuta in toni civili e pacati, il Sindaco e i Consiglieri hanno deciso di non concedere comunque l’autorizzazione alle riprese.
A seguito della vicenda, la redazione di bovisciomasciagonews ha ricevuto il comunicato stampa dell' M5S sull'esito della serata, pubblicato nella sezione dedicata.

La riunione “straordinaria” improvvisata assieme ai due esponenti del movimento ha causato, inevitabilmente, più di un’ora di ritardo dell’inizio dei lavori, condizione che ha provocato l’abbandono della seduta da parte dei consiglieri Giuliano Soldà, Orietta Vanosi (Insieme per Bovisio Masciago) e Carmelo La Torre (lista indipendente) in quanto l’appello per la verifica del numero legale è stato fatto oltre i limiti  previsti dal regolamento. L’ex sindaco Stella, pur rendendosi conto della giustezza di tali motivazioni, avendo partecipato direttamente alla discussione precedente, privilegiando le finalità pubbliche della seduta e tenuto conto che si sarebbe dovuto approvare il bilancio del Comune, ha ritenuto di assicurare la propria presenza in aula unitamente al consigliere Paolo Bosisio; il consigliere Artuso pur partecipando alla discussione ha deciso invece di non partecipare alle votazioni.

La seduta si apre. Il canone non ricognitorio e il previsionale.
Il primo punto all’ordine del giorno prevedeva l’approvazione del nuovo canone non ricognitorio per le reti di servizio pubbliche e private, da applicare alle aziende che occupano anche il sottosuolo comunale come Telecom ed Enel, per esempio. Su tale punto l’opposizione si è astenuta, in quanto la tassazione va a colpire grandi aziende di servizio che distribuiscono acqua, luce, gas e telecomunicazioni. 
Il dubbio lecito presunto è che tale tassazione si possa poi ripercuotere sulle bollette dei cittadini ma il Sindaco ha ribadito che “Il CIPE – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – si occupa di deliberare le tariffe da applicare ai cittadini per determinati servizi pubblici, non è una scelta arbitraria dell''azienda”, concludendo che il canone non ricognitorio costituisce per l’azienda un costo di natura amministrativa e quindi non imponibile al servizio offerto alla cittadinanza; diversamente sarebbe stato se si fossero trattati di costi operativi.

Il bilancio di previsione per gli anni 2013/2014/2015 è stato approvato dalla sola maggioranza, senza l’approvazione dell’opposizione poiché secondo la capogruppo Giuseppina Stella “Le voci di entrata, a mio parere sono state sopravvalutate, come l’IMU e l’addizionale Irpef: la prima perché in questo momento non c’è sicurezza sul suo ammontare, e sulla seconda perché in tempo di crisi sicuramente non può essere prevista per un importo totale superiore a quello  all’anno precedente, tenuto conto della continua perdita di posti di lavoro. Il che non da certezza al Bilancio e alle spese che dovranno effettuarsi.
Dal bilancio previsionale si legge che l’aliquota IMU è dell’ 0,76% per altri fabbricati diversi dall’abitazione principale e l’addizionale IRPEF per il Comune di Bovisio Masciago risulta 0,6% sul reddito delle persone fisiche.
Dall’opposizione un’altra nota di disappunto in merito alla nuova scuola elementare e sui mezzi di finanziamento previsti per la sua realizzazione. Il progetto, inizialmente di un importo di 7 milioni di euro, è stato poi ripiegato (per mancanza di fondi sufficienti) su un importo di 4 milioni di euro per un primo lotto, finanziato con 2.500.000 euro da mutuo da contrarre entro la fine dell’anno e 1.500.000 euro tra oneri di urbanizzazione e vendita di un terreno. Secondo il parere dell’opposizione, il recupero di 1 milione e mezzo di euro previsto per l’anno nuovo è di difficile realizzazione, poiché bisogna tener conto della crisi economica che potrebbe disattendere il recupero dell’importo richiesto.

 

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