I soliti incivili ignoti non si sono fatti aspettare: a pochi giorni dall’inaugurazione del Parco Guareschi situato tra via Desio e via Tolmino, un regalo indesiderato - frutto della maleducazione - ha accolto gli avventori della nuovissima area verde.
Per chi venerdì 14 giugno avesse avuto il desiderio di una passeggiata o di un luogo per permettere ai propri figli di dare sfogo all’esuberanza fanciullesca, è stato possibile incappare in diversi rifiuti abbandonati al suolo e sulle panchine. Cartoni della pizza con avanzi, bottiglie di plastica, cartacce, bastoncini di ghiaccioli, incarti, palloncini rotti, insomma di tutto un po’.
È lecito domandarsi quale sia la difficoltà nel recuperare i propri rifiuti e gettarli in un qualsiasi dei diversi cestini sistemati in tutto il parchetto, che è un bene pubblico.
Forse la causa per questi atti d’incuria, perpetrati in un luogo appena aperto alla comunità , si può individuare in un eccesso di pigrizia provocato dall’esplosione improvvisa del caldo estivo, oppure dall’incapacità di collegare l’elemento rifiuto all’elemento cestino nel fitto labirinto delle preoccupazioni quotidiane. Magari è semplicemente troppo complicato da ricordare.
In attesa che vengano istituiti dei corsi di "recupero rifiuti" o che vengano sistemate delle mappe in ogni angolo del parco che indichino l’esatta ubicazione dei cestini per i rifiuti, si consiglia caldamente a tutti di girare con ventagli e bottigliette d’acqua fresca per combattere quest’afa che annebbia il raziocinio.