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Arrestato il rapinatore seriale delle farmacie brianzole

Era il terrore delle farmacie: diverse aggressioni durante le rapine. Giorni fa è stato catturato dai carabinieri di Desio.

Redazione BovisioMasciagoNews.Net
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I carabinieri del comando di Desio, dopo una lunga indagine, hanno arrestato il 46enne Giuseppe D’Amato, residente a Bovisio Masciago di origini siciliane e autore di diverse rapine nelle farmacie dei comuni di Cesano Maderno e Limbiate.
L’uomo soprattutto a causa del suo atteggiamento particolarmente aggressivo, era diventato ultimamente l’incubo dei farmacisti dei comuni limitrofi ma ora e si spera anche in futuro, l’incubo è finito.
Il modus operandi del “rapinatore mascherato” era sempre lo stesso: il balordo entrava in azione con il volto coperto da una bandana nera e occhiali da sole a schermare gli occhi, superava la gente in coda in attesa di essere servita e con fare aggressivo, armato di taglierino, si fiondava contro la persona alla cassa facendosi consegnare tutto il denaro e infine si dileguava velocemente con il bottino tra le mani.
Con lo stesso metodo Giuseppe D’Amato era riuscito a mettere a segno diversi colpi alle farmacie di turno, tutti andati a buon fine e senza mai aver lasciato traccia ad eccezione dell’ultima volta, in occasione della rapina a una farmacia di Cesano Maderno avvenuta lo scorso 10 giugno. Quel giorno, il rapinatore arraffò circa mille euro dalla cassa del negozio e fuggì prima a piedi e successivamente a bordo di un’auto rubata, subito rintracciata dai carabinieri di Desio.
All’interno dell’autovettura, ecco l'errore, il 46enne aveva dimenticato una bottiglietta d’acqua sulla quale, in seguito ai rilievi, è stata rinvenuta una impronta digitale.
Dopo una lunga verifica di compatibilità delle impronte digitali, gli agenti dell’Arma sono riusciti a risalire al nome di Giuseppe D’Amato. Il criminale è stato quindi arrestato dai carabinieri di Desio, non solo per le rapine alle farmacie (almeno quattro in Brianza), ma anche per ricettazione di un’auto rubata e per resistenza e lesioni personali a pubblico ufficiale: in passato infatti, per sfuggire ad un posto di blocco, investì un carabiniere.

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