Assemblea dei Soci Bea: oggi si vota per l'approvazione del nuovo Piano Industriale dell'inceneritore di Desio

Il Piano Industriale contestato da molti Comuni verrà approvato solo se Bea accetterà determinate condizioni. Il Sindaco Galimberti si fa portavoce di una mozione votata all'unanimità del Consiglio Comunale.

Gianfranco Lagonigro
08/11/2013
Attualità
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Si terrà oggi l’Assemblea dei Soci di Bea SpA (Brianza Energia Ambiente) cui parteciperanno i Sindaci o i loro delegati dei 12 Comuni titolari di un quota di partecipazione del gruppo – Il nostro comune partecipa nella misura del 4,23%, ndr- , per discutere sul nuovo Piano Industriale proposto dalla società di gestione rifiusti Bea.

Sono quattro le proposte presentate dalla società atte alla messa a norma e all’ammodernamento dell’impianto di termovalorizzatore ma soltanto una di queste potrebbe assicurare la sostenibilità finanziaria (e non ambientale) del gruppo nel medio-lungo periodo, aumentando la capacità di incenerimento e incrementando le quantità di rifiuti conferite.
Stiamo parlando di un Piano Industriale che prevede investimenti strutturali per 15 milioni di euro (a fronte dei 25 previsti nel Piano precedente) da cui rientrare nell’arco di 15 anni, impegnando i Comuni in una quota fissa di rifiuti da incenerire pari a 88 mila tonnellate annue. Un’altra novità presentata da Bea prevede la costituzione di una nuova società con l’ingresso di soci privati nella gestione dei servizi, rischiando di dare preminenza al solo aspetto economico sulla raccolta dei rifiuti.
Ad oggi il forno inceneritore di Desio opera su un volume di circa 56 mila tonnellate annue di rifiuti solidi bruciati, pari a circa il 71% della sua capacità annua. Siamo quindi molto lontani dalle 88 mila tonnellate previste con il potenziamento dell’inceneritore. Dove si reperirà il quantitativo mancante? Si vuole ampliare il bacino di utenza? Si vuole entrare in competizione con gli altri inceneritori lombardi?
Sono questi gli interrogativi presentati da Sinistra e Ambiente di Meda, che ha presentato un’interessante relazione sul tema, di cui riportiamo un estratto:

Ancora una volta, pur prendendo atto che le modifiche introdotte sono sicuramente migliorative rispetto al Piano Industriale originario, non possiamo far altro che evidenziare le nostre perplessità rispetto ad alcuni punti critici.
Primo fra tutti, la mancata correlazione rispetto a quello che si prevede con quanto stabilito nella deliberazione della Giunta Regionale lombarda X/497.
La Lombardia, nel campo degli inceneritori, risulta già ampiamente oltre la soglia di autosufficenza. Negli 11 impianti presenti in regione, si rileva anzi un surplus pari a 112mila tonnellate.
Vi vengono trattate 2.408.731 t a fronte di una capacità potenziale di 2.521.600 t.
Oltretutto, dal 2010, è stata registrata una stabilizzazione del volume di rifiuti prodotti con una tendenza ad una riduzione pari al -2%.
Quindi, il potenziamento previsto nella scenario che si prospetta nel piano BEA, è poco aderente alla realtà territoriale, ma esclusivamente legato alla compatibilità economica.


Il Sindaco di Bovisio Masciago Emanuele Galimberti sarà presente oggi all’Assemblea dei Soci di Bea SpA per l’approvazione del nuovo Piano Industriale a patto che vengano rispettate determinate condizioni discusse e approvate all’unanimità dal Consiglio Comunale bovisiano di ieri sera. Le condizioni richieste alla società riguardano:

1. Procedere con investimenti pari a 3 milioni di euro per abbattere ulteriormente gli inquinanti emessi dal forno inceneritore, così come richiesto dalla Regione Lombardia;
2. Provvedere alla pubblicazione dei dati sulle sostanze trattate nel forno sul sito web di Bea, in tempo reale;
3. Le tariffe a carico dei soci (Bovisio Masciago è socio in Bea ma non è cliente diretto) non siano mai superiori alle tariffe dei clienti. Attualmente la tariffa applicata ai soci ammonta a 93 euro per tonnellata, mentre per i soli clienti le tariffe sono decisamente più basse, il Comune di Cantù ad esempio paga 70 euro per tonnellata.
4. Non si proceda con l’aumento del quantitativo di rifiuti da smaltire annualmente, vale a dire da 56 tonnellate a 88 tonnellate annue.
5. Come riportato dall’emendamento del Consigliere di Insieme per Bovisio Masciago Giuliano Soldà, la società Bea, in vista di una graduale dismissione dell’impianto di incenerimento –La proposta di Legge Rifiuti Zero, per dirne una - , dovrà affidare ad un ente o ad un soggetto privato competente uno studio di fattibilità per proporre sistemi alternativi allo smaltimento dei rifiuti.

Tutte le condizioni presentate sono state approvate all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale.

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