Dichiarazione di fallimento per Lombarda Scavi

Si chiude con una "procedura concorsuale liquidatoria" la storia dell’azienda di movimentazione terra.

Redazione BovisioMasciagoNews
24/09/2013
Attualità
Condividi su:

È giunta ormai all’epilogo la tormentata vicenda di Lombarda Scavi srl, l’azienda di movimentazione terra con sede in via Fermi 25, che dal novembre scorso aveva smesso di pagare lo stipendio ai suoi dipendenti. Epilogo con un finale piuttosto triste, per i titolari ma soprattutto per i dipendenti che hanno lavorato fino alla chiusura senza però vedere da quasi un anno una qualsiasi retribuzione o entrata economica.

Alla fine di agosto l’Amministratore Unico Lucio Ceccarello ha depositato presso il Tribunale di Monza un’istanza fallimentare, unitamente a un ex dipendente, ai 15 lavoratori dipendenti e a un fornitore, tutti creditori nei confronti dell’azienda di cifre molto alte. Oltre alla situazione debitoria, del valore di circa 2,6 milioni di euro (situazione al 30 aprile 2013), la ditta dovrà infatti onorare compensi pari a 31 mila euro per l’ex dipendente, 110 mila euro da ripartire tra i lavoratori e 8 mila euro per il fornitore.

Qualche giorno dopo la richiesta di Ceccarello, vale a dire il 31 agosto, il tribunale di Monza ha dichiarato la Lombarda Scavi srl ufficialmente fallita. Dopo lo spiraglio che pareva essersi aperto nel mese di maggio è tornato nuovamente il buio. La primavera scorsa infatti l’amministratore aveva presentato una prima istanza di fallimento allegando però ad essa un concordato di continuità in bianco. Purtroppo le trattative non sono andate a buon fine a causa dei forti debiti dell’azienda e per essere venute a mancare le condizioni di continuità necessarie. Lo stesso avvocato Stefano Mingardi, legale difensore dell'imprenditore, ha affermato su Il Cittadino del 21 settembre di aver consigliato vivamente all’azienda di dichiarare il proprio fallimento, in modo da permettere al curatore fallimentare di occuparsi della liquidazione.

Sempre da Il Cittadino apprendiamo le dichiarazioni dei dipendenti da mesi senza lavoro e senza retribuzione: “Alcuni di noi hanno trovato un nuovo impiego, altri hanno presentato le dimissioni per giusta causa per avere il sussidio di disoccupazione, ma nove di noi non hanno ancora ricevuto un euro. Novembre e Dicembre abbiamo lavorato senza essere pagati - continua lo sfogo- da gennaio a marzo eravamo in cassa integrazione ordinaria ma non è mai stata rispettata, ad aprile siamo stati messi inferie, mentre a maggio c’è stato l’accordo su una cassa integrazione straordinaria di un anno che però non è ancora stata avviata”. In previsione per l’11 marzo l’esame di accertamento dello stato d’insolvenza dell’imprenditore e dei crediti vantati nei suoi confronti, da parte del tribunale di Monza che tramite un curatore fallimentare procederà alla liquidazione.

Leggi altre notizie su BovisioMasciagoNews.net
Condividi su: