Da quattro anni volontario della Protezione Civile, dopo circa un anno e mezzo di lotta contro la malattia, all’età di 60 anni è venuto a mancare Walter Marinello. Lo ricordano con affetto i cognati Olivia e Felice Locatelli che ne sentiranno la mancanza insieme ai parenti, agli amici, alla moglie Agnese e ai figli Gianluca, Cristina e Riccardo.
In tanti ne sentiranno la mancanza perché chi l’ha conosciuto ne parla come di un uomo buono, disponibile, coraggioso, combattivo e molto amato. La figlia Cristina lo saluta su Facebook con un pensiero di Sant’Agostino:
“La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.â€
Originario di Pontelongo in provincia di Padova e Bovisiano di adozione, Walter, nonno da appena tre mesi e con un altro nipotino in arrivo, ha dedicato la vita agli affetti e al lavoro come artigiano elettricista e responsabile della manutenzione in varie ditte. Ha sempre mantenuto un legame molto forte con le sue origini venete e una volta raggiunta la pensione ha deciso di impiegare il suo tempo ad aiutare gli altri, offrendosi come volontario per la Protezione Civile, lavoro cui si è applicato fin da subito con dedizione e impegno. Fino al sopraggiungere del male che lo ha portato via ai suoi cari.