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Furto di abiti, fermati due fratelli sulla Nazionale dei giovi.

Fermati all’uscita del supermercato, il maggiore avrebbe aggredito l’addetto alla sicurezza per cercare la fuga.

Redazione BovisioMasciagoNews.Net
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Nello scorso fine settimana un altro reato ha turbato la strada Nazionale dei Giovi. Protagonisti due ragazzi, E.S. di 24 anni e la sorella, minorenne, di 17 anni. I due giovani di nazionalità rumena e residenti nel campo nomadi di via Padova a Milano, sono stati colti in flagranza di reato mentre rubavano vestiti all’interno del supermercato per un valore totale di circa seicento euro.

La strategia adottata dai due è stata quella di fingersi clienti per poter sottrarre della merce, vestiti per la precisione. Dopo essersi aggirati tra gli scaffali, si sarebbero diretti al reparto abbigliamento, qui, una volta scelti i capi li hanno nascosti addosso come meglio potevano e si sono diretti all’uscita.
A questo punto è entrato in gioco l’addetto alla sicurezza, il quale, sostenendo di aver notato movimenti e atteggiamenti sospetti fin da subito da parte dei ragazzi all’interno del negozio, ha deciso di fermarli in prossimità dell’uscita. Ed è proprio qui che il reato da furto si è trasformato in rapina impropria, perché il fratello maggiore, nel tentativo di guadagnare l’uscita e far perdere le proprie tracce ha assalito il vigilante aggredendolo. Pochi minuti dopo la centrale operativa del 112, allertata dalla direzione, ha inviato sul posto i carabinieri della stazione di Varedo che hanno arrestato i due fratelli.

La rapina impropria infatti, prevista dall'art. 628 c.p. , nel diritto penale italiano è definita tale se, a differenza della rapina propria dove la violenza è il mezzo per ottenere l’impossessamento, comprende un atto di violenza per mantenere il possesso della refurtiva. Questo è un reato procedibile d'ufficio con arresto obbligatorio e per il quale è consentita l'applicazione della misura cautelare del fermo di indiziato di delitto.

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