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Il Comitato Ambiente per Bovisio Masciago: un faro in città sulle questioni ambientali

Dalle proteste sul Nuovo Mercato a Pedemontana Spa, gli attivisti del comitato incontrano la redazione di Bovisiomasciagonews per raccontare la loro storia, i loro perché e i loro obiettivi.

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Non è stata soltanto una semplice intervista quella di sabato scorso, bensì un momento di incontro per approfondire il tema ambientale a 360 gradi con la partecipazione dei cittadini bovisiani appartenenti al Comitato Ambiente Bovisio Masciago. Sono persone schiette, dallo sguardo limpido e vivace, che hanno a cuore la propria città e che in questi ultimi due anni hanno fatto molto lavoro per sensibilizzare tutta la cittadinanza e l’Amministrazione Locale su delicate questioni urbanistiche. Sebbene questi temi siano già stati trattati dalla nostra redazione, data la loro rilevanza verranno rievocati all’interno di questo articolo.

L'incontro è avvenuto nel primo pomeriggio a casa della signora Maria Rosa Grimaldi, presidente del Comitato Ambiente. Assieme a lei Roberto Pesconi, Gabriella Canuto, Ottina (Tina) Marmo, Francesco (Franco) Degano e Dino Zoppellaro.

Dopo le presentazioni, gli esponenti del comitato iniziano a raccontarmi la loro storia, i motivi che li hanno spinti a unirsi in un progetto che nel tempo è cresciuto più di quanto si sarebbero aspettati. Si alternano nel narrare gli eventi e i dettagli di una vicenda che assume i contorni di una vera epopea, densa di risvolti imprevedibili e ardui obiettivi da raggiungere.

Costituito alla fine del 2010, il Comitato Ambiente Bovisio Masciago nasce come risposta concreta da parte dei cittadini residenti nel quartiere BV3, nei confronti dell’Amministrazione Locale in occasione della realizzazione del Nuovo Mercato –attualmente ancora in fase di conclusione, ndr- , nell’ex campo sportivo della Snia. Argomento trattato da noi in un'inchiesta pubblicata nel mese di luglio.

“Il comitato è sorto da un insieme di persone, per un problema contingente al nostro quartiere, poi è come se le persone avessero aperto gli occhi a 360 gradi facendo luce su tutti i problemi ambientali e viabilistici di Bovisio Masciago” anticipa subito Gabriella Canuto, così da rendere l’idea di come il progetto si sia evoluto quasi spontaneamente.
Da allora si sono verificate diverse circostanze che hanno fatto si che il comitato prendesse sempre più consensi tra i cittadini, estendendo la propria area di interesse ambientale non solo sul quartiere confinante con la città di Varedo, ma su tutta la città di Bovisio Masciago.

Racconta la presidente Maria Rosa Grimaldi “Nel 2011 abbiamo organizzato un’assemblea pubblica sull’ambiente all’interno della scuola di Bovisio Masciago e ci fu una notevole adesione da parte della cittadinanza e in quell’occasione ci fu anche la partecipazione di Legambiente.

D. Una volta creato il Comitato come vi siete fatti conoscere e come vi siete organizzati?

R. Maria Rosa Grimaldi “Inizialmente si è creata una rete tramite il passaparola poi, grazie grazie ad internet, abbiamo avuto un forte sostegno da altri comitati locali come il No-pedemontana, Comitato per l’alternativa all’inceneritore di Desio, Più Limbiate meno cemento, Noi per Cesano, e poi si capisce che siamo tutti accomunati dagli stessi problemi e le persone non sono poi così insensibili alle questioni ambientali.

Non c’è più spazio verde, questo sembra essere il problema principale della nostra città che molto probabilmente verrà ulteriormente stravolta dalla Pedemontana, un'autostrada che sorgerà esattamente nella zona “di rispetto” del disastro Icmesa e ad 1 Km di distanza dall'inceneritore di Desio.
Uno dei fattori principali che scatenò la nostra protesta contro l’area mercatale nel BV3” interviene Tina Marmoè dovuto al fatto che inizialmente nessuno dell’ Amministrazione Comunale voleva ascoltarci. Ricordo che in quel periodo, oltre ad aver protocollato in Comune le dovute osservazioni al porgetto, abbiamo chiesto diversi incontri con l'Amministrazione ma sempre senza successo”.

D. Avevate delle proposte in merito alla comune necessità di realizzare un’area mercatale?

R. Franco Degano “All’interno delle osservazioni abbiamo dichiarato che il nostro desiderio era quello di riqualificare il campo Snia ad utilizzo sportivo. Ci sono diverse realtà sportive in città e sicuramente sarebbe stato sfruttato nel migliore dei modi. Abbiamo anche indicato un’area che potenzialmente poteva essere destinata al mercato –via desio, ndr- ma, come ben sappiamo, tutte le osservazioni al riguardo non sono state accolte.

D. La realizzazione del Nuovo Mercato vi ha spinto, quindi, ad unirvi per sostenere una causa comune. Da allora che cosa è successo?

R. Maria Rosa Grimaldi “A maggio del 2012, dopo le contestazioni sul Nuovo Mercato, abbiamo voluto organizzare un’altra assemblea pubblica, sempre all’interno della stessa struttura scolastica, ma il Comune, in quell’occasione ci negò l’utilizzo della scuola.”
R. Gabriella Canuto “Nonostante questo il Dirigente Scolastico ci autorizzò a svolgere l’assemblea pubblica
R. Franco Degano “Il vero problema si è creato nel momento in cui, dopo l’autorizzazione da parte del Dirigente Scolastico, a soli tre giorni dalla data prefissata, è arrivata una comunicazione dal Comune che ci vietava l’utilizzo della scuola. Avevamo affisso i manifesti, inviato diversi comunicati stampa ad altri comitati e ai cittadini locali, perché non si parlava soltanto del Mercato ma anche della questione sulla Pedemontana e dell’Inceneritore di Desio. Avevamo coinvolto, in sostanza, molte persone e non c’era modo e tempo per ravvisarli sulle nuove disposizioni comunali. E così l’abbiamo fatta lo stesso, all’aperto. E Fu un grande successo.” -Aggiunge Tina Marmo: “Non ci aspettavamo una tale partecipazione, eravamo più di cento persone, alcuni di questi provenienti da Sesto San Giovanni e riuscimmo nel nostro obiettivo che era quello di sensibilizzare i cittadini sulla questione ambientale.” 

Da quell’episodio, il Comitato Ambiente ricevette molti consensi e maggiore credibilità a livello cittadino e ottennero presto il sostegno anche dai comitati cittadini sopra citati.
Persino l'Amministrazione Locale cambiò atteggiamento, tant’è che successivamente mise a disposizione del Comitato Ambiente la Sala Consiliare per svolgere un’altra assemblea pubblica, "senza però l’ausilio dei microfoni",  specifica Franco. Ad ogni modo, anche in quell’occasione –Giugno 2012, ndr- il comitato riuscì a coinvolgere un altro centinaio di partecipanti.
Abbiamo constatato che l’approccio del Comune nei nostri confronti era cambiato, in positivo, tant’è che con la questione dell’Inceneritore abbiamo visto un’apertura nei nostri confronti” puntualizza Tina Marmo.

D. E così siete stati accolti in Comune?

R. Maria Rosa Grimaldi “Si, ci hanno ricevuto in Comune con il Sindaco ed alcuni assessori, sembravano felici di accoglierci. Ci avevano concesso inizialmente un’ora che poi si è prolungata oltre le quattro ore. La cosa ci aveva meravigliato.

D. Ci sono state altre occasioni di incontro?

R. Maria Rosa Grimaldi “Abbiamo avuto due incontri formali. La prima volta con il vicesindaco Vago che, in qualità di assessore, ci accolse esclusivamente in merito alla questione del mercato e della viabilità del quartiere. Successivamente con il sindaco e la giunta per discutere su tutti i problemi ambientali della città, come la mancanza di verde, l’inceneritore e la Pedemontana.

Allo stato attuale il Comitato Ambiente è in stretta collaborazione con altri comitati locali sulla questione Pedemontana e domenica 22 settembre parteciperà a Desio alla manifestazione indetta da No Pedemontana. Sabato 14 settembre i componenti del gruppo metteranno alla prova le proprie abilità culinarie per deliziare i partecipanti alla cena sociale da loro organizzata. Un'occasione creata dal Comitato -in cui si possono contare circa settanta adesioni, ndr-  per farsi conoscere, per promuovere le proprie iniziative, ma soprattutto per condividere e raccogliere nuove idee per la salvaguardia del territorio.

Sono state due ore intense e nel condensare tutta la registrazione ho preferito focalizzare l'attenzione sulla loro storia, per far conoscere meglio ai nostri lettori chi sono le persone che si occupano e si preoccupano di valorizzare l’ambiente che ci circonda: uomini e donne tenaci. Cittadini propositivi che non si arrendono e non si stancano mai, che s'impegnano nel tentativo di difendere e preservare il nostro territorio al fine di migliorare la qualità della nostra vita. 
 

 

 

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